Pensare tutti e pensare insieme. Consigli bibliografici per difenderci dalle fake news

Guido Saraceni è docente di Filosofia del Diritto e Informatica giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo. Esperto di messaggi virali e comunicazione digitale, è uno dei blogger più seguiti in Italia.

In questo suo talk del 2018 ci introduce molto bene il tema delle fake news, di come esse siano i virus informazionali che infettano i circuiti della comunicazione digitale e ci indica come la comunità scientifica può aiutare a neutralizzarne l’impatto sulla società.

 

Prendere decisioni in base alle informazioni disponibili è fondamentale nella nostra vita quotidiana. Come possiamo essere sicuri che alcune informazioni non siano state manipolate, strumentalizzate o più semplicemente sbagliate?

Fake news (notizie false) è un termine inglese usato per definire articoli che presentano informazioni volutamente inventate e ingannevoli, create ad arte per disinformare e rendere virali le bufale attraverso internet (i social media principalmente). I motori di ricerca cercano di combattere questi siti, i social media meno, ed è proprio qui che le fake news dilagano.

Prima questo veniva fatto dalle televisioni e dalle importanti testate giornalistiche. Oggi si preferisce internet in quanto ha una capacità straordinaria di aumentare il raggio di diffusione anche per le più piccole testate, che in poco tempo, e per scarsa informazione degli utenti, riescono a riscuotere un rapido successo di massa e un’ampia diffusione della notizia attraverso i social media.

Le fake news rappresentano la contraffazione di notizie (dalla distorsione manipolativa dei fatti alla disinformazione totale), che viene creata ignorando completamente le norme editoriali, le regole, i processi adottati nei media per garantire la conformità e verificabilità, e che non può resistere a nessun controllo, anche superficiale, sulla conformità e la realtà, ma nonostante ciò ha un potente effetto sulla coscienza di moltissime persone. Più brevemente, si tratta di semplici “bufale” che vengono create ad hoc per screditare un personaggio pubblico o manipolare la verità dei fatti di un evento.

A volte siamo addirittura noi stessi a inventarle, e senza nemmeno accorgercene, diffondendo misinformazione, cioè divulgando contenuti non veritieri senza che questa azione presupponga alcun intento malevolo.

Altre volte, e in questi casi la cosa si fa più grave e pericolosa, lo fanno professionisti con il compito di creare scene di verità in precise operazioni disinformative o propagandistiche di cui noi stessi siamo testimoni e, spesso, inconsapevoli diffusori.

In questo periodo di emergenza da Coronavirus, oltre al rischio sanitario c’è da combattere anche contro la disinformazione, un virus anch’esso nefasto, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità  ha chiesto l’aiuto delle maggiori piattaforme web. Esattamente come per la crisi epidemiologica in atto, la giusta comprensione di come le fake news si diffondono, è il primo passo per contenerle.

Per cercare di difenderci dal dilagante diffondersi delle fake news proponiamo di seguto una selezione di letture e siti internet da consultare.

 

Pensare tutti e pensare insieme. Bibliografia sulle fake news